Al centro di una zona vocata da secoli alla produzione vitivinicola, nelle suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza, viene allestita la “Cantina dei Musei del Cibo”, un percorso espositivo e sensoriale, inserito nel più ampio circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma (Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, della Pasta e del Pomodoro a Collecchio, del Salame a Felino, del Prosciutto e dei salumi a Langhirano) interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura.
Presente già in epoca preistorica e assai sviluppata in epoca romana, la viticoltura ha lasciato importanti testimonianze culturali nel territorio parmense. L’allestimento museale lo testimonia attraverso sei differenti sezioni. La prima sala, allestita in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, è dedicata alla archeologia del vino nel parmense, con oggetti e immagini provenienti dagli scavi del territorio, che testimoniano come sia nato proprio in questa zona, introdotto dalle popolazioni celtiche, il modo “moderno” di bere il vino, schietto e in bicchieri, abbandonando l’uso greco e latino di vini annacquati e speziati.
La seconda sala approfondisce gli aspetti legati alle caratteristiche della pianta della vite e alla viticoltura, ripercorrendo le tracce di questa coltivazione nel parmense, presentando anche attrezzi e oggetti d’uso del secolo scorso e un filmato sulla tecnica della vite “maritata” agli alberi in filari, tipica della zona. La terza sala racconta, attraverso attrezzi e oggetti antichi la vendemmia e la preparazione del vino, mentre immagini e documenti narrano le storie del vino del territorio: dalle Arti medievali alle tecniche francesi introdotte dai Borbone, all’amore di Garibaldi per la Malvasia, alla passione per la viticultura di Giuseppe Verdi.